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Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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HOMEPAGE DELLA Z.P.S. MAGREDI DI PORDENONE
I LUOGHI INTERESSATI DAL PROGETTO
IL PIANO DI GESTIONE
GLI HABITAT DEI MAGREDI DI PORDENONE
LA FLORA DEI MAGREDI DI PORDENONE
LA FAUNA DEI MAGREDI DI PORDENONE
IL PROCESSO PARTECIPATIVO

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Bombina variegata
Ululone dal ventre giallo


www.gadyiplazypolski.amend.pl

PHYLUM

Vertebrata

CLASSE

Amphibia

ORDINE

Anura

FAMIGLIA

Discoglossidae

SPECIE

Bombina variegata (Linnaeus, 1758)

LEGISLAZIONE A TUTELA DELLA SPECIE

 

Direttiva Habitat all.II
Direttiva Habitat all.IV
Convenzione di Berna all.II
Legge regionale 9/2007

CARATTERISTICHE ECOLOGICHE

 

L'Ululone ha aspetto simile a quello di un piccolo rospo, di colore bruno e verrucoso. È inconfondibile per la caratteristica pupilla a forma di cuore e la vistosa colorazione giallastra del ventre, talvolta tendente all'arancione, con macchie blu grigiastre più o meno abbondanti. La livrea vistosa serve come segnale di avvertimento per i predatori, sulla tossicità dell'animale: se si sente minacciato, l'ululone mostra il sottopancia, inarcando il ventre e rimanendo così immobile di fronte al potenziale predatore per dissuaderlo dal mordere e dal deglutire. Per funzionare il segnale deve essere inequivocabile, immediato e fare leva sul ricordo traumatico del predatore generato da una sua probabile precedente esperienza con la pelle verrucosa dell'anfibio. Di riflesso il malcapitato aggressore finirà così per associare al messaggio “giallo vivace su fondo scuro” il significato: “effetto disgustoso ed irritante”. L'animale è comunque innocuo per l'uomo. I maschi, privi di sacchi vocali, emettono un canto flautato consistente in brevi note armoniche. Negli adulti la dieta è composta prevalentemente da artropodi. La specie è prevalentemente diurna. Si riproduce tra aprile e maggio, in pozze permanenti o temporanee caratterizzate da poca o totale assenza di vegetazione (SHR =media). Depone da 40 a 100 uova per ovodeposizione. Può deporre più di una volta per stagione riproduttiva, attaccando le uova a piante o rami sommersi (F = media). Conduce vita largamente terricola spostandosi continuamente da una pozza all'altra. L'animale ama frequentare anche ambienti acquatici vari come ruscelli a debole corrente, laghetti vasche dove l'acqua è generalmente poco profonda. Si nutre di vari invertebrati che cattura anche sott'acqua. La specie è minacciata dalla perdita degli habitat, dalla frammentazione delle popolazioni e dall'inquinamento chimico.

Trend Magredi

1976 In diminuzione
2004 Stabile

 

Distribuzione Magredi

1976 Molto comune
1999 Comune
2004 Comune

VULNERABILITÀ

 

Status IUCN

a minor rischio

Criticità zona

Presente equamente in zona e nel territorio nazionale

Fragilità ecologica

Bassa

RELAZIONI CON GLI HABITAT

 

ADULTO

• PU3

PRATERIE IGROFILE PLANIZIALI-COLLINARI DOMINATE DA MOLINIA CAERULEA (6410)
Plantagini altissimae-Molinietum caerulae (Pignatti 1953) Marchiori et Sburlino 1982

• PC8

PRATERIE EVOLUTE SU SUOLI FERRETTIZZATI DEI TERRAZZI FLUVIALI STABILIZZATI (MAGREDI) DELL'AVANTERRA ALPINO (62A0)
Chamaecytiso hirsuti-Chrysopogonetum grylli Pignatti ex Feoli Chiapella et Poldini 1993

• PC6

PRATERIE XEROFILE SEMI-EVOLUTE SUI PRIMI TERRAZZI ALLUVIONALI (MAGREDO) DELL'AVANTERRA ALPINO CON SCHOENUS NIGRICANS (62A0)
Schoeno nigricantis-Chrysopogonetum grylli Pignatti ex Feoli Chiapella et Poldini 1993

• PC5

PRATERIE XEROFILE PRIMITIVE SU ALLUVIONI CALCAREE (MAGREDO) DELL'AVANTERRA (62A0)
Centaureo dichroanthae-Globularietum cordifoliae Pignatti 1953

• PC10

PRATERIE EVOLUTE SU SUOLO CALCAREO DELLE PREALPI (62A0)
Gladiolo palustris-Molinietum arundinaceae Poldini et Feoli Chiapella in Feoli Chiapella et Poldini 1993

• BU5

BOSCHI RIPARI PLANIZIALI DOMINATI DA SALIX ALBA E/O POPULUS NIGRA (92A0)
Salicetum albae Issl. 1926

• BU2

ARBUSTETI RIPARI PREALPINI DOMINATI DA SALIX ELEAGNOS (3240)
Salicetum incano-purpureae Sillinger 1933

• BU10

BOSCHI DOMINATI DA ALNUS GLUTINOSA (91E0)
Alnion glutinosae Malcuit 1929

• AF7

SPECCHI D’ACQUA POCO PROFONDI CON OSCILLAZIONI DI LIVELLO A VEGETAZIONE RADICANTE (3260)
Ranunculion aquatilis Passarge 1964

• PM1

PRATI DA SFALCIO DOMINATI DA ARRHENATHERUM ELATIUS (6510)
Arrhenatherion elatioris W. Koch 1926

• UC11

VEGETAZIONI SU SUOLI A FORTE IMBIBIZIONE D'ACQUA DOLCE E DELLE OLLE DI RISORGIVA DOMINATE DA CLADIUM MARISCUS (7210)
Mariscetum serrati Zobrist 1953

• UP4

TORBIERE BASSE ALCALINE CON ALTO APPORTO IDRICO DELLA PIANURA DOMINATE DA SCHOENUS NIGRICANS (7230)
Erucastro-Schoenetum nigricantis Poldini 1973 em. Sburlino et Ghirelli 1994

• UP5

TORBIERE BASSE ALCALINE CON MODERATO APPORTO IDRICO PLANIZIALI E COLLINARI DOMINATE DA SCHOENUS NIGRICANS (7230)
Erucastro-Schoenetum nigricantis Poldini 1973 em. Sburlino et Ghirelli 1994 scorzoneretosum humilis Sburlino et Ghirelli 1994

• UP7

TORBIERE BASSE ALCALINE SUBALPINE DOMINATE DA CAREX DAVALLIANA (7230)
Caricetum davallianae Dutoit 1924 em. Görs 1963

LARVA

• AF7

SPECCHI D’ACQUA POCO PROFONDI CON OSCILLAZIONI DI LIVELLO A VEGETAZIONE RADICANTE (3260)
Ranunculion aquatilis Passarge 1964

MINACCE PER LA SPECIE

 

• 110

USO DI PESTICIDI

 
 

Insetticidi, funghicidi e anticrittogamici possono agire direttamente sul sistema endocrino degli anfibi, alterandone oogenesi e meccanismi di differenziazione del sesso.

alto rischio

• 120

FERTILIZZAZIONE

 
 

È stato dimostrato che l'eutrofizzazione, conseguente all'utilizzo di fertilizzanti, può aumentare la trasmissione di patogeni dai molluschi agli anfibi. Tali agenti patogeni causano malformazioni negli anfibi e aumentano la mortalità.

medio rischio

• 150

SISTEMAZIONE FONDIARIA

 
 

La riduzione della vegetazione spontanea lungo i fossi, i campi agricoli e i confini di proprietà porta all' inaridimento della zona e alla conseguente scomparsa di siti di rifugio che permetterebbero altresì agli anfibi di evitare l'esposizione prolungata a condizioni climatiche non idonee durante gli spostamenti.

medio rischio

• 164

GESTIONE FORESTALE: TAGLIO RASO

 
 

Il taglio raso del bosco, così come l'incendio, causa la diminuzione della complessità strutturale del suolo, l' alterazione del microclima e l'aumento delle fluttuazioni giornaliere della temperatura. L'aumentata aridità influenza negativamente la distribuzione, l'abbondanza e la ricchezza di anfibi. Tutti questi effetti possono perdurare molto a lungo dopo che il taglio o l'incendio è avvenuto. I disboscamenti non sono oggigiorno frequenti nella nostra regione dove si sta verificando piuttosto un ampliamento delle aree boscate.

medio rischio

• 241

PRELIEVO/RACCOLTA DI FAUNA IN GENERALE: COLLEZIONE (INSETTI, RETTILI, ANFIBI..)

 
 

In genere il prelievo di esemplari a scopo amatoriale/collezionistico è una causa secondaria di rarefazione delle popolazioni di anfibi, in quanto agisce significativamente solo su alcune popolazioni locali.

basso rischio

• 802

DISCARICHE, BONIFICHE E PROSCIUGAMENTI IN GENERE: BONIFICA DI TERRITORI MARINI, DI ESTUARI E PALUDI

 
 

Interventi di bonifica e sistemazione agraria hanno ridotto la possibilità di formazione dei piccoli siti di ristagno idrico che costituiscono l'habitat riproduttivo d'eccellenza di questa specie.

medio rischio

• 803

DISCARICHE, BONIFICHE E PROSCIUGAMENTI IN GENERE: RIEMPIMENTO DI FOSSI, CANALI, STAGNI, SPECCHI D'ACQUA, PALUDI O TORBIERE

 
 

L'eliminazione delle piccole raccolte d'acqua stagnante rappresentate da fossi e pozze presso le paludi e le torbiere, hanno inciso significativamente sulla contrazione di questa specie.

medio rischio

• 810

DRENAGGIO

 
 

La scomparsa di ecosistemi limnici, anche ad invaso temporaneo o di piccola estensione, ha provocato la riduzione nella consistenza di molte popolazioni di anfibi e l'eliminazione di molti siti riproduttivi. Le popolazioni finiscono così per essere isolate e quindi più vulnerabili.

medio rischio

MISURE DI CONSERVAZIONE

 

INTERVENTI ATTIVI

• IA9

Acquisizione di terreni agricoli in aree umide per il recupero di rogge, torbiere e aree ripariali esondabili

• IA11

Interventi per la creazione e manutenzione di laghetti, pozze, stagni e fossati

INCENTIVAZIONI E INDENNITÀ

• IN1

Incentivazione per la riduzione dell'uso dei prodotti fitosanitaria a favore dell'agricoltura biologica e integrata

• IN4

Realizzazione di impianti di fitodepurazione

• IN8

Incentivi per la costituzione e mantenimento di stagni e laghetti

• IN11

Indennizzi relativi ai vincoli sull'impiego di fertilizzanti nei comuni al di fuori delle aree vulnerabili ai sensi della norma collegata alla direttiva nitrati

PROGRAMMI DI MONITORAGGIO E/O RICERCA

• MR9

Monitoraggio delle specie di mammiferi, anfibi, rettili e invertebrati con particolare riferimento alle specie elencate nelle schede dei sic presenti all'interno della zps

• MR13

Sviluppo di un sistema di indicatori biologici e relativi monitoraggi

PROGRAMMI DIDATTICI

• PD1

Sensibilizzazione operatori economici locali: agricoltori e allevatori

• PD2

Azioni informative sull' adesione a sistemi di certificazione di sostenibilità ambientale in pioppicoltura promosse dalla regione friuli venezia giulia

• PD6

Programma di informazione e sensibilizzazione della popolazione

• PD8

Formazione specifica per i monitoraggi degli habitat e delle specie di flora e fauna rivolta a personale della regione e della provincia

REGOLAMENTAZIONI

• RE3

Conversione delle colture fortemente “energivore”, “idrovore “ e ad elevato impatto ambientale

• RE4

Riduzione dell'impatto dei prodotti fitosanitari e protocolli relativi alla pratica dell'agricoltura integrata

• RE5

Regolamentazione dell'impiego di fertilizzanti e divieto di spargimento di liquami o altre sostanze organiche

• RE8

Divieto di tombinatura dei fossi e delle roggie

BIBLIOGRAFIA

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https://amphibiaweb.org

The Global Amphibian Assessment (GAA)
https://www.globalamphibians.org

Bruno, S., Dolce, S., Sauli, G. & Veber, M. 1973
Introduzione ad uno studio sugli Anfibi e Rettili del Carso triestino.
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Dolce, S. 1976
Distribuzione degli Anfibi e biologia del Rospo comune (Bufo bufo spinosus Daudin, 1803) sul Carso triestino.
Atti Mus.civ. Stor.nat. Trieste, 29 (13): 175-212

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L'erpetofauna del Friuli Venezia Giulia dell'Istria e della Dalmazia nella collezione del Museo civico di Storia Naturale di Trieste. Catalogo Ragionato. Parte I. Amphibia
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Salvaguardia dell'erpetofauna nel Territorio di Alpe-Adria. Un contributo della Regione Friuli Venezia Giulia a favore della biodiversità.
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