IL SIC VALLE DEL MEDIO TAGLIAMENTO - MINACCE

 

Gli ambiti fluviali e perifluviali del Tagliamento di questo sito pur presentando una quota media leggermente superiore (circa 175 m slm) e sebbene si collochino leggermente più a nord, hanno caratteristiche del tutto simili a quelle degli altri tre SIC magredili coinvolti nel Progetto Life. Anche qui si hanno ampie superfici con praterie asciutte ed ampi orizzonti aperti liberi da infrastrutture, quindi con limitata pressione antropica.

Le principali criticità conservative del sito sono legate ai limitati interventi di contenimento idraulico per evitare che le piene invadano l'area urbanizzata della piana di Osoppo. La creazione di aree non più interessate dalla dinamica fluviale e le modifiche gestionali come, la mancata pratica delle tradizionali attività di sfalcio e di pascolo, hanno accelerato la dinamica naturale che porta le praterie magre ad evolvere verso le aree boscate. All'interno di questo quadro l'ingresso recente di specie alloctone invasive come Amorpha fruticosa rappresentano un ulteriore fattore negativo per la conservazione della praterie aride.
Tale situazione va inserita in un contesto territoriale più ampio in cui le aree planiziali hanno subito una generale e grave processo di semplificazione ambientale determinato dalla pressione negativa esercitata dall'uomo a causa degli usi agricoli intensivi, degli insediativi urbani e industriali e delle infrastrutture. D'altra parte le aree prealpine del SIC sono state soggette ad un graduale processo di segno inverso legato allo spopolamento delle montagne e all'abbandono delle antiche pratiche agro-silvo-pastorali che hanno provocato un significativo avanzamento del bosco.
Diviene pertanto strategico agire su quanto rimane degli antichi biotopi a maggior concentrazione di biodiversità come i pascoli e le praterie magre (habitat 62A0).
Nei magredi in base al Manuale d'interpretazione degli habitat del Friuli Venezia Giulia questo tipo di habitat si suddivide didascalicamente in tre tipologie diverse che possono essere sinteticamente descritte come: 1.praterie secche primitive, 2.praterie xerofile semievolute con presenza di Schoenus nigricans, 3.praterie evolute su suoli ferrettizzati.
Ai prati magri del SIC è associata una serie di specie animali d'interesse comunitario fra cui le più tipiche possono essere considerate fra gli uccelli: l'Albanella minore (Circus pygargus), l'Averla piccola (Lanus collurio), l'Averla cinerina (Lanius minor); fra i rettili: il Biacco (Hierophis viridiflavus), il Colubro liscio (Coronella austriaca), il Colubro di Esculapio (Zamenis longissimus) e il Ramarro orientale (Lacerta viridis). Tali specie quindi saranno quelle maggiormente favorite da un incremento del magredo.
In particolare per l'albanella reale si riscontra una situazione di decremento che rende più che mai necessaria un'azione di conservazione ed ampliamento di superfici aperte a carattere steppico non soggette ad azioni di disturbo in particolare nei periodi di nidificazione.
Nel sito Valle del medio Tagliamento, dei 4 SIC del Life il più vicino alle Prealpi, si riscontra la presenza accertata e stabile del Re di Quaglie (Crex crex). Si tratta di un uccello raro e tipico dei prati concimati e sfalciati delle aree submontane che si trovano in situazioni di particolare tranquillità. Più occasionalmente questa specie nella nostra Regione si spinge fino a raggiungere i contesti di pianura e potrebbe quindi avvantaggiarsi dell'azione di ampliamento e ripristino dei prati magredili lungo l'alveo del Tagliamento.

Regione FVG