Benvenuti nel sito del progetto "Restoration of dry grasslands (Magredi) in four sites of Community importance of Friuli Lowland". Il progetto è dedicato alla conservazione delle ultime praterie aride della pianura friulana i cosiddetti Magredi, alla loro ricostituzione a partire da terreni agricoli abbandonati o attraverso interventi di decespugliamento, controllo delle specie vegetali alloctone e trapianto delle specie botaniche più rare e maggiormente minacciate.
Il Progetto Life Magredi Grasslands si è classificato secondo in Europa per numero di preferenze ricevute da parte dei cittadini che lo hanno votato nell'ambito del Premio Natura 2000 Award dedicato ai migliori esempi di gestione dei Siti Natura 2000 in Europa!
Disponibile su You tube il video prodotto in collaborazione con le scuole primarie di Cavasso e dedicato alla natura, alla storia e alle tradizioni dei nostri Magredi
Versione italiana: www.youtube.com/watch?v=jlwiWED98Cs
English version: www.youtube.com/watch?v=rbdvYgIAo2c
Il convegno finale
Il 17 maggio 2019 a Udine presso l'auditorium della Regione si è svolto il convegno di presentazione dei risultati finali del Progetto Life Magredi Grasslands: nella mattinata, si è svolta la sessione tecnica dedicata ai magredi e al Progetto di ripristino di 484 ettari di prati magri su terreni di proprietà del Demanio idrico regionale. Nel pomeriggio si è tenuto il workshop di confronto con vari soggetti ed animatori del territorio che a vario titolo si occupano del tema della conoscenza e valorizzazione dei magredi.
Nel corso del convegno è stato presentato il volume che raccoglie ed illustra 7 anni di attività svolte nel ambito del Progetto di recupero e valorizzazione dei magredi e sono stai consegnati a tutti i convenuti gli altri materiali informativi prodotti grazie ai Fondi del Programma Life.
I lavori della mattinata sono stati aperti ed introdotti dall'Assessore regionale Stefano Zannier e dal Direttore del Servizio biodiversità Luciano Sulli. Pierpaolo Zanchetta ha parlato del ruolo della Regione nella tutela della biodiversità, Edy Fantinato dell'Università Ca Foscari Venezia ha illustrato il ruolo ed il valore delle praterie come sostegno alle reti di impollinazione utili all'agricoltura, Stefano Fabian ha introdotto il Progetto evidenziando i risultati raggiunti. Hanno completato l'illustrazione del Progetto Elisabetta Sgarbi dell'Università di Modena e Reggio Emilia con la relazione sulla moltiplicazione delle Orchidee utilizzate nei ripristini e Lucio Taverna che ha parlato dell'attività vivaistica ex situ mentre Fabio Bidese ha messo in evidenza alcuni dettagli sul ripristino dei magredi nell'ambito delle 4 diverse tipologie d'azione previste dal Life.
Giuseppe Oriolo ha infine messo in evidenza i risultati delle attività di monitoraggio con accenni sulla strategia Post Life e sul Manuale di ripristino e gestione delle praterie che verrà distribuito a tutti gli operatori del settore.
Scarica qui sotto i materiali divulgativi e informativi del Progetto Life Magredi Grasslands.
I documenti scaricabili del presente Progetto sono e rimangono di proprietà della Regione che li rende disponibili alla diffusione in quanto materiali d'interesse pubblico.
La proprietà intellettuale dei contenuti tecnici, scientifici e delle immagini non potrà essere utilizzata da terzi nell'ambito di altre pubblicazioni e relazioni scritte e presentata come propria, anche in sede di concorso pubblico, senza citarne correttamente le fonti e gli autori.
Contatti per richiesta delle pubblicazioni cartacee
Per la richiesta delle pubblicazioni è sufficiente inviare una richiesta con i propri dati, l'ambito professionale e le motivazioni ai seguenti indirizzi della Regione.
Il volume costituisce il miglior compendio per chi vuole affrontare e comprendere a fondo e a tutti i livelli il tema dei prati aridi del Friuli ed il Progetto Life Magredi Grasslands. Una serie di box distinti per colore consente, di approfondire ulteriormente alcuni argomenti trattati.
Inoltre, un apparato iconografico particolarmente suggestivo e di qualità, scelto a partire dai numerosi bellissimi scatti che alcuni naturalisti e fotografi d'eccezione hanno scelto di rendere pubblici come testimonianza di attaccamento e amore verso il proprio territorio, permette di capire in modo visivo ed immediato alcuni concetti piuttosto complessi illustrati all'interno del testo.
La prima sezione del volume vuole portare in evidenza gli elementi essenziali che caratterizzano i magredi e la loro conservazione integrando i contenuti delle altre pubblicazioni.
In particolare vengono presentate alcune chiavi di lettura del paesaggio vegetale e dei meccanismi ecologici che caratterizzano la vegetazione dei magredi e le specie ad essa associate.
Una sezione è poi dedicata alla realizzazione del complesso ed articolato Progetto Life Magredi Grasslands illustrando le quattro principali azioni di ripristino degli habitat magredili.
Infine, allo scopo di favorire la comprensione delle attività svolte, nella seconda parte della pubblicazione vengono proposti quattro itinerari che permettono a chi lo volesse di conoscere i magredi in prima persona, e capire come essi sono stati recuperati, gestiti e dove possono essere visitati.
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Una pubblicazione pensata per supportare guide naturalistiche e insegnanti attraverso una serie di schede didattiche utili allo svolgimento di attività, sia in aula che all'aperto, che aiuteranno agli allievi, e più in genere i ragazzi, a comprendere le straordinarie
peculiarità di un territorio di grande originalità e sicuramente unico nel panorama regionale, nazionale ed europeo.
Il libro è suddiviso in tre sezioni. La prima è dedicata alla componete fisica, geologia e idrogeologia dell'ecosistema magredile, la seconda all'eccezionale flora e alle specie endemiche come il Cavolo Friulano (scoperto come specie esclusiva di questi territori dal prof. Poldini) e la Crambe dei "Tartari", illustrando i loro adattamenti ad un ambiente al tempo stesso sia arido che piovoso, la terza alla particolare fauna che abita le praterie magre. L'evidenza di alcune parole chiave permette di focalizzare l'attenzione sui concetti fondamentali e di acquisire la corretta terminologia oltre alla piena padronanza degli argomenti trattati.
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Con i loro silenzi ed immobilità i magredi costituiscono un ecosistema unico dominato dalla presenza dei sassi localmente chiamati "claps". Il filmato esplora l'ambiente delle praterie aride nei suoi vari aspetti rivelando poco a poco come, quello che, soprattutto e d'estate e d'inverno, appare un deserto arido e sassoso, nasconde in realtà un ambiente ricco di biodiversità. Steppe tutte friulane miracolosamente sopravvissute ai margini della pianura Padana.
Per questo la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia ha sviluppato il progetto LIFE MAGREDI GRASSLANDS in cui sono stati ripristinati più di 400 ettari di praterie aride su 4 aree protette importanti a livello europeo.Il documentario evidenzia le varie fasi degli interventi di recupero dei prati magri minacciati dall'avanzata del bosco, ma soprattutto dall'invasione di arbusti alloctoni estranei al contesto degli stessi magredi.Grazie a questa iniziativa vengono gettate le basi per trasformare i magredi da luogo abbandonato ad occasione per conservare e valorizzare un territorio al tempo stesso inusuale, straordinario ed inaspettato nel contesto regionale, italiano ed europeo.Prodotto da Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, realizzato da TERRA S.r.l Roma, Regia Roberta Cortella
Per favorire la conservazione dei magredi, e dei prati stabili più in generale, è necessario recuperare il ruolo ed il significato storico che essi hanno sempre avuto. Occorre pertanto sostenere l'utilità dei prati magri e dei pascoli oggi riconosciuti in quanto fornitori di biodiversità e di servizi ecosistemici accessori. Fra le altre funzioni svolte quelle di rifugio per la fauna selvatica, di produttori di fieno, di fiorume e miele, a cui sono collegate la presenza di insetti pronubi indispensabili all'agricoltura e la produzione di carne, latte ed altri derivati di qualità. Essi costituiscono fondamentali tasselli di cui la Rete Ecologica Natura 2000 e le aree naturali protette fanno parte integrante e che per questo è indispensabile rafforzare per creare valore aggiunto a tutti i prati stabili di pianura. Per sostenere tutto ciò l'Ente pubblico deve sempre più lavorare in sinergia con gli altri soggetti del territorio come Comuni, Associazioni ed agricoltori mettendo in atto misure di incentivo per la loro gestione e di indennità rispetto ai vincoli legati alla tutela di questo importantissimo patrimonio comune.
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Fino a qualche decennio fa il problema della gestione degli ambienti naturali non era neppure preso in considerazione perché la loro preponderanza rispetto allo spazio "addomesticato" dall'uomo era tale che essi apparivano come spazi infiniti a cui spesso bisognava porre una sorta di "argine". Oggi la situazione si è del tutto ribaltata a causa della progressiva distruzione degli habitat e degli spazi naturali che, da dominati sono divenuti sempre più residuali e minacciati nella loro stessa sopravvivenza trascinando con sé il declino di molte specie selvatiche e della biodiversità ad essi associata. La gestione degli habitat appare oggi ancora più urgente per gli ambienti, come i magredi che gli esperti definiscono "secondari", cioè habitat dinamici che essendo soggetti a continua trasformazione richiedono una costante gestione. Un tempo essa era garantita da pratiche agronomiche tradizionali di tipo estensivo (quali sfalcio, pascolo e raccolta del legname) che per vari motivi si sono tramandate fino alle soglie del terzo millennio ma che, ora stanno sempre più cadendo in disuso a causa dei profondi mutamenti socio economici che hanno investito la nostra società ultra tecnologica ma sempre più staccata dalla "terra " e dal "territorio".
Dunque i magredi non sono ambienti del tutto naturali ma territori condizionati ed aiutati da un modello di gestione che oggi appare economicamente residuale e che per tale motivo fa si che questi ambienti insieme agli altri prati stabili di pianura siano oggi fortemente minacciati a causa dell'abbandono da parte delle attività umane.
Attraverso il progetto Life sono state sperimentate tecniche differenti di ripristino e di gestione dei prati aridi verificando l'efficacia dei vari metodi nell'ottenere il risultato prefissato. Sono così state testate differenti modalità d'intervento e diverse tipologie di macchinari suggerendo le modifiche alle attrezzature che si ritenevano necessarie per consentire il ripristino di ambienti naturali per i quali quelle macchine non erano state progettate. Infatti il mercato delle attrezzature agricole appare ancora poco orientato alle attività di ripristino naturalistico e ancora limitato per generare linee operative dedicate a questo importante argomento, a supporto dell'ingegneria naturalistica che sta diventando sempre più di grande attualità soprattutto da parte degli Enti pubblici. Oggi, attraverso questo manuale tecnico, questa sperimentazione viene messa a disposizione di tutti gli operatori del settore e non per essere condivisa, per trasferire buone pratiche e per trovare insieme soluzioni sempre migliori.
Per scaricare il manuale clicca qui.
Il Layman's report contiene tutte le principali informazioni ed i principali risultati del Progetto LIFE MAGREDI GRASSLANDS, scarica il report attraverso il link sottostante.
Nel pomeriggio del 17 maggio 2019, nel corso del Convegno Finale è stato svolto un importante momento di coinvolgimento con i vari portatori di interesse ed animatori del territorio che nel corso degli anni hanno contribuito, in vario modo a promuovere e valorizzare la realtà dei magredi. L'occasione si è rivelata uno snodo fondamentare per riflettere sul futuro di questi luoghi: un proficuo laboratorio di idee ed un confronto utile a delineare le prossime strategie per la gestione delle aree ripristinate nella fase che seguirà il termine del Progetto e che potrà essere condotta con successo soltanto creando la giusta sinergia e collaborazione fra Amministrazione regionale, Comuni, Associazioni ed agricoltori.
Al workshop pomeridiano sono interventi il Sindaco di Osoppo che ha parlato della Festa dedicata alle Orchidee dei magredi e Alfio Scandurra che ha presentato le sue esperienze di trekking attraverso i magredi insieme al suo amico Fiocco asinello. Gabriele Meneguzzi e Vincenzo Sponga hanno parlato di Stone balancing nei magredi, esperienze di Land art nelle grave del Cellina. Vittorio Comina, Presidente del Circolo Culturale "Per le antiche vie", ha parlato del Progetto "Magredi Oggi: l'opera della Natura e il lavoro dell'Uomo" cui è seguita la proiezione del video di Tito Pasqualis dedicato ai magredi ed ai suoi borghi. Elisa Cozzarin di Legambiente, ha presentato l'iniziativa "Fortezza Friuli" dedicata al patrimonio naturale dei magredi conservati all'interno delle aree del Demanio militare. Antonino Martini, ha presentato invece le iniziative di recupero dei prati condotte dalla Riserva di caccia in collaborazione con il Comune di Chiopris sulla scorta dei ripristini svolti dalla Regione nell'ambito del Life. Sonia Venerus, dell'Ersa FVG, è intervenuta sulle prospettive di conservazione e mantenimento dei prati attraverso la creazione di filiere del fiorume, del fieno e del latte e degli impollinatori delineando possibili sviluppi futuri nell'ambito del Post Life e di un nuovo Progetto Life dedicato a questo argomento.
Per concludere Lisetta Totis, della CoopStaff, ha descritto le attività di educazione ambientale rivolte ai ragazzi delle scuole nell'ambito del Progetto Life, Luciana Turrin, dell'ITSSE Matiussi di Pordenone, ha presentato il Progetto finanziato dal PON dedicato ai percorsi di conoscenza dei i magredi che la scuola svilupperà nel corso dei prossimi anni su impulso ed in collaborazione con la Regione. Raffaela Corrado e Maria Teresa Crovato, della Scuola primaria di Cavasso hanno illustrato i 5 anni di esperienze didattiche svolte nei magredi che hanno portato alla realizzazione della pubblicazione "Magredi, ieri oggi e domani".
Fabian e Marco Virgilio hanno concluso il convegno facendo un accenno ai Piani di gestione approvati dalla Regione evidenziando lo necessità di sviluppare sempre più strette sinergie fra amministrazione pubblica e privati che operano in ambito agricolo e conservativo per la gestione dei magredi.
Il 20 marzo 19 presso la sala Consigliare di Cordenons (PN) si è svolta una serata con presentazione dei risultati del Progetto Life in cui è stato svolto un laboratorio didattico per gli insegnanti di scuole elementari, medie e superiori. Nell'ambito dello stessa serata è stato preannunciato il convegno finale di Udine.
Un aspetto inedito, e a detta di tutti estremamente interessante collegato al convegno finale, è stato dato dalla possibilità di visitare i luoghi dei ripristini nel weekend immediatamente successivo al convegno.
Un aspetto inedito e, a detta di tutti partecipanti al convegno, estremamente interessante, è stato quello di offrire la possibilità di visitare i luoghi dei ripristini nel weekend immediatamente successivo al convegno finale.
A causa del maltempo il 18.06.19 mattina si è potuta svolgere soltanto la visita guidata ai ripristini presso la Confluenza dei fiumi Torre e Natisone.
Le visite agli altri siti sono stati rimandate e recuperate con successo nell?ambito del weekendsuccessivo:
25.05.19 pomeriggio: visita guidata ai ripristini del Life presso la Valle del medio Tagliamento.
26.05.19 mattina: visita guidata ai ripristini del Life presso i Magredi del Cellina
26.05.19: pomeriggio: visita guidata ai ripristini del Life presso il Greto del Tagliamento.
Complessivamente nell'ambito dei 2 convegni e delle 4 visite guidate sono state coinvolte in tutto più di 400 persone.
A tutti i partecipanti è stata data la possibilità di comprendere meglio l'importanza dei magredi, di conoscere il grande impegno di lavoro svolto dalla Regione con il sostegno dei fondi Life Natura, di capire la biodiversità e la necessità di una sua tutela, di scoprire i luoghi dei ripristini attraverso gli intinerari di visita proposti ed infine di approfondire il tema della conservazione dei magredi e delle sinergie da sviluppare con il territorio locale attraverso la consegna del testo "Magredi ritrovati".
Progetto realizzato grazie al contributo dello strumento finanziario LIFE dell'Unione Europea.
CHE COS'È IL PROGRAMMA LIFE NATURA?
Per sostenere le iniziative di salvaguardia e ripristino degli habitat e delle specie minacciate, l'Unione europea ha predisposto uno specifico strumento di finanziamento denominato "LIFE + Nature & Biodiversity" che supporta economicamente i Progetti che perseguono gli obiettivi di tutela della biodiversità.
Questo strumento costituisce un concreto supporto alla realizzazione e al rafforzamento della Rete ecologica "Natura 2000".
IL PROGETTO LIFE SUI MAGREDI
La Regione attraverso il Servizio che ha specifici compiti in materia di tutela della biodiversità sta realizzando un Progetto LIFE per la salvaguardia dei magredi su 4 Siti della Rete ecologica Natura 2000 presenti in Friuli Venezia Giulia.
Oltre agli interventi di riqualificazione di habitat degradati all'interno della Zona Speciale di Conservazione (ZSC) "Magredi del Cellina" sono previste altrettante iniziative di recupero di habitat di interesse nelle 3 ZSC: "Greto del Tagliamento", "Valle del medio Tagliamento" e "Confluenza dei fiumi Torre e Natisone".
La ZSC "Magredi del Cellina" fa parte integrante della più ampia area protetta denominata Zona di Protezione Speciale "Magredi di Pordenone" per la quale nel 2010-2011 si erano già svolti una serie di incontri partecipati coi portatori d'interesse locali per la definizione del Piano di gestione. A tale proposito uno degli obiettivi progettuali si propone di arrivare all'approvazione dei Piani di gestione dei 4 siti interessati dal Life entro il termine di chiusura del progetto stesso. Un altro importante pilastro riguarda infine le iniziative informative e divulgative fra cui uno specifico progetto didattico rivolto alle scuole.